Titolo: All’incrocio dei nostri destini

Autore: Mélissa Da Costa

Genere: Narrativa contemporanea

Casa editrice: Rizzoli Editore

Data di pubblicazione: 30/04/2024

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 384

Sinossi:

Sono cinque anni che Ambre non torna ad Arvieux, piccolo paese nel cuore delle Alpi francesi; non un tempo davvero lungo, ma sufficiente a lasciare un segno, se hai vent’anni. Oggi, mentre la giovane donna è in viaggio da Lione, riappaiono davanti ai suoi occhi le baite di montagna. È il richiamo di un’amicizia spenta solo in superficie a portarla qui, una telefonata dell’amica Rosalie piovuta d’improvviso: il suo compagno, Gabriel, le ha scritto un biglietto ed è sparito, lasciandola con i due figli. Oltre ad Ambre arriveranno anche Anton e Tim, ugualmente pronti ad accorrere e fare la loro parte. Mentre Gabriel ancora non si riesce a rintracciare, i quattro amici sono subito sommersi dai ricordi legati a quella stagione invernale passata all’hotel Les Mélèzes, quando ognuno di loro aveva trovato negli altri una nuova prospettiva e nuove energie per riprendere in mano la propria, disordinata vita. Oggi hanno solo qualche anno in più e credono di essere adulti, ma è ancora tutto da costruire. Riallacciare i rapporti dopo così tanto tempo sarà allora un tuffo, necessario a superare la distesa dei risentimenti, di tutti quei dolori rimasti invisibili, per smettere di piangere i fantasmi e recuperare fiato, guardarsi in faccia e dirsi che sì, siamo sempre stati qui, ed è da qui che la vita riparte. Dopo “Bucaneve”, Mélissa Da Costa ci riaccompagna sulle Alpi per raccontare quanto sia tortuoso, e vero, il sentiero che porta al luogo in cui il cuore può fiorire.

“Se non ha mai visto le tue lacrime Ambre, credo che non ti conosca così bene…”

Ancora una delusione per me! Questo libro, seguito de il “Bucaneve” di Mélissa Da Costa, ci riporta ad Arvieux, piccolo paese nel cuore delle Alpi francesi.

Non mi era piaciuto il primo libro e ho fatto fatica a terminare anche questo; vi faccio presente inoltre, che è difficile leggerlo e comprenderlo se non si ha memoria fresca del primo volume.

In ogni caso, i personaggi sono ottimi, lo stile dell’autrice è inconfondibile; la trama però, è piuttosto banale e alcuni passaggi sono tediosi.

Inoltre, per me, sono stati fastidiosi anche alcuni flash di tradizione tipicamente francese che vanno ad essere specisti e poco educativi; come l’uso spropositato del foie gras.

Non voglio dilungarmi troppo, anche perché d’estate faccio fatica a trovare letture che corrispondano alle mie necessità; se lo avete letto, fatemi sapere cosa ne pensate!

L’autrice

Mélissa Da Costa è una scrittrice francese. Dopo aver studiato economia e management all’Institut d’administration des entreprises de Lyon (IAE) (2008-2011), si occupa di comunicazione in ambito energetico e climatico. I quaderni botanici di Madame Lucie, pubblicato in Francia con grande successo di pubblico, è il suo primo romanzo tradotto in Italia. Il suo esordio letterario, Tutto il blu del cielo, è stato tra i dieci libri più venduti in Francia nel 2020 ed è stato publbicato da Rizzoli in Italia nel 2022.