Titolo: The giver – La rivincita, Gathering blue

Autore: Lois Lowry

Genere: Distopico, Young adult

Casa editrice: Giunti

Data di pubblicazione: 2013

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 236

Sinossi:

Questa è la storia di Claire, ma anche di Jonas, Matty, Kira e di molti altri personaggi dell’inquietante realtà distopica inventata dall’autrice. Siamo al Villaggio, Claire ha solo 14 anni e ha ricevuto il ruolo di “Birthmother”: dopo l’inseminazione artificiale diventerà un “contenitore” e partorirà il suo “prodotto”. Nessuno le ha spiegato quanto sarà doloroso, nessuno l’ha avvertita che dovrà portare una benda che le impedirà di vedere suo figlio. Ma il parto di Claire è tutt’altro che semplice: subisce il primo cesareo di tutta la comunità. Per un’imprudenza dell’infermiera viene a sapere che il figlio, il numero 36, sta bene. A causa delle complicazioni, però, Claire viene “decertificata”, dichiarata non adatta a essere una Birthmother e assegnata al vivaio dei pesci. La ragazza, sconvolta da un’atroce sensazione di perdita, ha ormai un unico scopo: ritrovare suo figlio. L’arrivo della nave dei rifornimenti, giunta da un luogo sconosciuto chiamato “mare” con la sua strana ciurma, potrebbe essere il suo mezzo di fuga…

Eccoci al termine del Quartet di The giver, con il volume Il figlio che conclude il puzzle.

Ritroviamo Claire, una comparsa del primo volume, che viene assegnata alla Riproduzione. Senza alcuna informazione in merito, si trova in preda ad un parto improvviso che finisce con un rovinoso cesareo. Claire bendata, non capisce cosa sta capitando, riesce solo a percepire lo squarcio che le stanno aprendo nel corpo ma sopratutto il vuoto che quest’intervento gli lascia.

Caparbia, riesce a capire cos’è successo e dove può trovare il suo bambino, Gabe. Assegnata al vivaio dei pesci fa di tutto per trovarsi con Gabe nella sezione Puericultura e quando stabilisce un piano per rapire il suo stesso figlio è troppo tardi. Il bambino viene portato via da Jonas, Claire si ritrova a scappare sulla nave dei rifornimenti che però incontra una burrasca. La nostra giovane protagonista finisce in mare, stravolta dalla tempesta viene portata a riva da un pescatore di un villaggio sconosciuto che la salva; ma lei non ricorda più nulla, sa solo che tutto il mondo è cambiato.

Inizia il suo percorso di crescita personale, di recupero della memoria e della sua forza sotto ogni punto di vista. Finché il suo unico obiettivo non diventa solo ritrovare Gabe.….

Infine ecco il romanzo conclusivo a diversi anni di distanza dal primo volume. Questo dettaglio si nota a mio parere perché l’autrice perde un po’ di smalto nel racconto. Nonostante il finale e gli intrecci dei quattro libri siano eccezionali, quest’ultimo libro scende di livello rispetto ai primi tre per mancanza di ritmo. Ritroviamo tutti i nostri amati personaggi finalmente insieme, dopo mille peripezie. Anche se nulla è scontato. La narrazione rimane dettagliata, semplice ed accurata. Con un grande potere formativo, per cui consiglio la lettura ai giovani adulti.

Anche questo volume può essere letto singolarmente ma acquista un significato speciale all’interno del quartetto dove ogni cosa trova infine il suo posto.

L’autrice

Lois Lowry, scrittrice statunitense, è nata nel 1937 alle Hawaii. Di origini norvegesi della discendenza paterna, durante l’infanzia veniva chiamata dai parenti nord-europei Sena.
È la seconda di tre figli, Helen, la sorella maggiore e Jon il fratello minore. La famiglia entra in lutto nel 1962 a causa della morte prematura di Helen, a soli 28 anni. Proprio il trauma subito e le vicende contigue hanno portano la Lowry a scrivere l’acclamato Summer to Die. Il padre, Robert, è stato un medico dell’esercito e negli anni prima e dopo la seconda guerra mondiale ha portato la famiglia a vari trasferimenti forzati, dapprima a Brooklyn (New York City) poi Carlisle (Pennsylvania), Tokyo (Giappone), Governors Island.
Prima di dedicarsi alla letteratura per ragazzi è stata, nel corso degli anni settanta, fotografa e giornalista freelance.
Nella sua carriera da autrice ha vinto due volte la prestigiosa Medaglia John Newbery: la prima volta nel 1990 per Number the Stars (tradotto e pubblicato in italiano da Giunti con il titolo Conta le stelle) e successivamente per The Giver (nel 1993). The Giver. Il donatore ha due seguiti La rivincita (2000) e Il messaggero (2004). Attualmente vive nel West Cambridge.