Titolo: Io mi fido di te – Storia dei miei figli nati dal cuore

Autore: Luciana Littizzetto

Genere: Biografie

Casa editrice: Edizioni Mondadori 

Data di pubblicazione: 12/10/2021

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 168

Sinossi:

“Te che non sei nato dalla mia pancia ma dal mio cuore. Te che hai una faccia diversa dalla mia, anche se tutti dicono che mi somigli. Te che la vita è bastarda, perché ti ha fatto nascere in un posto e rinascere in un altro. E non hai potuto scegliere. Nessuna delle due volte.”

C’è una storia nella vita della comica più amata d’Italia. Una storia complicata, ma anche piena di momenti divertenti, che nasce con l’affido di due ragazzi da un istituto e continua negli anni con tutto quello che comporta crescere dei figli: i dubbi, gli spaventi, i ricevimenti professori, i fidanzati, i tatuaggi, la stanchezza, il senso di colpa, di inadeguatezza, costante: “Dio come le ho odiate queste mamme perfette, genitrici naturali di figli perfetti. Pitonesse dagli occhi a mirtillo sempre pronte a farti sentire inadeguata e inutile come il mignolo per le arpiste. A spampanarti il cuore, a te che ti danni l’anima nel tentativo di trasformare quel mucchio di detriti in un bambino tranquillo e felice. Provaci tu, madre gaudiosa, a inventarti madre a quarant’anni di due bambini di nove e undici anni senza un minimo di tirocinio…”.

Luciana Littizzetto racconta questa storia privata in un memoir potente e originale, senza risparmiarsi niente, nemmeno i momenti più duri, “quando il cuore si scartavetra, si corrode a forza di ruminare lacrime, e ti convinci che non hai capito una mazza, un tubo di niente e di niente”.

Si racconta con sincerità e grazia, spingendo la scrittura umoristica verso una nuova frontiera, mettendola al servizio dei sentimenti più profondi e contraddittori: “l’amore è un puttanaio infinito, un guazzabuglio che ti fa battere il cuore e saltare i nervi, a volte nello stesso momento. In sincrono. E qui si tratta d’amore”.

Un romanzo, se così si può definire, illuminante. Illuminante per i figli, per mettersi in quei panni così grandi e così scomodi dei genitori. Illuminante per i genitori, non tutti no, solo per quelli che si sentono arrivati. Quelli che sentono di sapere sempre tutto, quelli senza dubbi, quelli che non si fanno mai domande perché sanno già.

Leggere di Jordan e Vanessa, di come si sono approcciati al mondo, alla madre biologica, alla loro nuova famiglia; spezza il cuore. Leggere di come il dolore, la sofferenza, la mancanza di fiducia possano distorcere le reazioni a tutte le cose, apre un mondo di empatia molto differente dalla consuetudine; specie se confrontato con ciò che di solito si legge in relazione ai figli o agli adolescenti.

Il tutto è condito dall’irresistibile ironia di Luciana, la sua maestria con le parole, l’arte di riuscire a farti sorridere quando ti sta esplodendo il cuore dalla tristezza per ciò che stai leggendo.

Da esempio la sua caparbietà, la sua forza d’animo, il suo spirito.

Chicca geniale, degli exploit sugli animali mammiferi che ben si accordano alla fase genitoriali raccontate nei capitoli, erudendoti anche sulle mamme speciali del mondo animale.

Ma anche e sopratutto un racconto, su come la famiglia sia sinonimo di cuore e amore; non di legami di sangue. Un testo su come la famiglia può essere composta da chiunque, ciò che conta è sempre che al suo interno vi sia rispetto, fiducia e amore.

L’amore che si costruisce nel tempo, con le esperienze fatte insieme, sul reciproco accordo che faremo il possibile per non ferirci a vicenda anche se siamo umani e alle volte il gioco della vita sa essere spietato.

Perché alle volte l’amore dei genitori di sangue, che dovrebbe essere scontato non lo è. Perché non tutti sono fatti per essere genitori, perché per essere tali bisogna essere dotati di un grande senso d’altruismo. Perché quando si decide di mettere al mondo una vita, questa vita dovrebbe essere libera e piena, e non frutto di errori, di frustrazioni, di abbandono.

Conoscere questo aspetto della vita di Luciana Littizzetto è stato curioso e sicuramente istruttivo. Un libro breve, che consigliamo a tutti!

L’autrice

“Mi chiamo Luciana Littizzetto, ma sono più conosciuta come Sabrina, Lolita o col nome di qualche altro dei personaggi che interpreto nei miei spettacoli od in televisione; questo un po’ perché spesso capita agli attori ed ai cabarettisti di essere identificati con i propri personaggi, ma anche perché, oggettivamente, il mio cognome non aiuta molto ad essere ricordati, ed io l’ho sentito storpiare e l’ho visto scrivere in tutte le maniere: Litizzetto, Littizetto, Litizetto, o peggio ancora Letizzetto, Attizzetto, e chi più ne ha più ne metta.

Sono nata a Torino, la città in cui vivo, il 29 Ottobre del 1964, sotto il segno dello Scorpione, molto portato per qualsiasi attività artistica (se fossi nata invece sotto l’Acquario, avrei detto la stessa cosa di questo segno).

Mi sono diplomata al Conservatorio in pianoforte nel 1984, e mi sono laureata in Lettere alla facoltà di magistero nel 1990, con una tesi sulla storia del melodramma dal titolo “La mitologia della notte e della luna nel melodramma romantico del primo ‘800″; per nove anni mi sono dedicata all’insegnamento della musica nelle scuole medie.”