Titolo: Cambiare l’acqua ai fiori

Autore: Valérie Perrin

Genere: Narrativa contemporanea

Casa editrice: Editore e/o

Data di pubblicazione: 10/07/2019

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 476

Sinossi:

Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una vita piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall’ordinario all’eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell’arcobaleno. La vita di Violette non è certo stata una passeggiata, è stata anzi un percorso irto di difficoltà e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre è l’ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d’erba.

“Assaporo la vita, la bevo a piccoli sorsi, come un tè al gelsomino con un po’ di miele. E la sera, quando il cancello del cimitero è chiuso e la chiave è appesa alla porta del bagno, sono in paradiso.”

Una citazione dalle parole semplici ma piene di significato, specialmente per una donna come Violette. Una vita che sembra serena la sua, sconvolta però da un passato burrascoso che tende a ricomparire. Quindi ecco il presente e il passato di Violette che si intrecciano durante i capitoli di questo libro, per raccontarci tutta la sua storia, di dolore e di speranza.

Violette, abbandonata da bambina e cresciuta in famiglie affidatarie, a 17 anni incontra l’amore della sua vita Philippe Toussaint. A 18 anni rimane incinta della loro figlia Leonine e resta a vivere con lui. Ma Philippe è un inetto, un parassita ed un irrimediabile adultero.

Così nelle prime fasi della loro relazione, lavorano entrambi come guardiani di un passaggio a livello, un lavoro che diventerà obsoleto dopo qualche anno; sostituito dagli automatismi elettronici. Così Violette troverà loro un altro impiego, questa volta come custodi di un cimitero ma Philippe diventerà sempre più assente fino a scomparire completamente.

Attraverso l’intreccio temporale ci vengono svelate le fasi della loro vita dall’inizio della loro relazione, fino alla fine più di 25 anni dopo.
Ogni dettaglio della vita di Violette ci viene raccontato mentre lei stessa ricostruisce il presente nel suo amato cimitero. La routine quotidiana e gli eventi con i suoi colleghi, gli animali ed il suo orto, i funerali, i residenti e i loro visitatori. Violette è una donna che si è persuasa di essere emotivamente goffa e di poco valore ma attraverso piccole azioni e routine semplici, costruisce una rete di nuove amicizie e una vita positiva attraverso il donarsi agli altri.

Tra queste nuove abitudini, Violette comincia a tenere dei registri dei funerali nel suo cimitero, tra cui quello di Gabriel Prudent. Quando Irene Fayrolle, morendo lascia come volontà quella di essere sepolta sulla tomba di Gabriel, suo figlio Julien, un detective, sente di dover adempiere a questo compito non senza indagare sul perché; così incontra Violette. Lei lo aiuta a scrivere l’orazione funebre per sua madre e lui le mostra il diario di Irene, che registrava la sua vita coniugale attraverso gli alti e bassi di una relazione adultera.

“Mia nonna mi ha insegnato prestissimo a cogliere le stelle: basta mettere un catino pieno d’acqua in mezzo al cortile di notte per averle ai propri piedi.”


Questo è un romanzo avvincente che attraverso la trama affronta le questioni più profonde sia dell’amore che dei matrimoni, che ovviamente non viaggiano sempre di pari passo. Le vite personali dei protagonisti, spesso viste in modo diverso attraverso gli occhi di un altro soggetto acquisiscono una tridimensionalità veritiera e profonda.

La disattenzione tra esseri umani può causare danni profondi nell’emotività dei singoli soggetti, ma atti apparentemente semplici possono essere affermazioni di riconoscimento e di affetto; di enorme valore per gli altri. Ci sono molti personaggi in questo libro, Perrin è solidale con tutti loro, ne riconosce le debolezze e fa sì che abbiano tutti luci ed ombre. Non tutti sono descritti in modo molto dettagliato ma possono essere conosciuti attraverso le loro azioni, che spesso fanno mutare gradualmente le opinioni del lettore. Ho amato in particolar modo Sasha, l’amico che tutti vorremmo avere nelle nostre vite. Violette è una donna forte e piena di sorprese, si scopre poco alla volta insieme al lettore, facendoci vivere il suo dolore, le sue paure così come i suoi entusiasmi e le nuove emozioni.

Un libro davvero affascinante che vi consiglio assolutamente di leggere!

Postilla: Visto i paragoni costanti con L’eleganza del riccio, dopo questo libro ne avevo cominciato la lettura che ho amabilmente interrotto al 25%. Il personaggio della Burbery a differenza di quello della Perrin, l’ho trovato esageratamente saccente e pieno di sé. L’inizio è stato tedioso e pesante, ma per non subire pregiudizi ne ho abbandonato la lettura, tenterò di leggerlo più avanti!

L’autrice

Valérie Perrin lavora da sempre nel mondo dell’arte e per anni è stata fotografa di scena delle più importanti produzioni cinematografiche francesi. Il suo talento nel cogliere attraverso l’obiettivo situazioni, atmosfere, emozioni le ha fatto conquistare numerosi premi. Ed è proprio quel talento che emerge nel Quaderno dell’amore perduto, un romanzo d’esordio che ha incantato il pubblico e la critica.