Titolo: Il discorso delle stelle
Autore: Antonio Rubino
Genere: Narrativa contemporanea
Casa editrice: Emersioni Editore
Data di Pubblicazione: 1 agosto 2019
Formato: cartaceo, ebook
Pagine: 336
Sinossi:
Durante gli anni della guerra civile siriana e del terrorismo internazionale, prende forma l’amore tra un ragazzo italiano e una ragazza siriana, tra due esistenze con problemi molto diversi; tra chi è alle prese con il mondo produttivo del benessere, comodo e spietato, che ti spiazza continuamente perché corre troppo veloce, e chi si confronta quotidianamente con la violenza e la morte. È lo scontro tra due culture e visioni del mondo differenti, una storia di amicizia tra popoli, di guerra, che prende una piega del tutto inattesa in uno spettacolare finale. Le vite dei personaggi, movimentate e avventurose, traversate da continui pericoli, sono assimilate ai movimenti degli astri. È un romanzo dove ogni capitolo è introdotto da un breve concetto astronomico che trova un parallelismo nelle storie dei personaggi. Personaggi che nell’arco della narrazione mutano le loro relazioni, le loro emozioni e i loro sentimenti alla ricerca di una crescita interiore.
“L’astronomia costringe l’anima a guardare oltre e ci conduce da un mondo a un altro” – Platone
È proprio nell’onda di una teoria astrofisica che si apre ogni capitolo de Il discorso delle stelle, teoria che si snoderà in una riflessione parallela sull’ampiezza del nostro essere.
Come ci spiega da subito l’autore, il contesto storico e geografico descritto è frutto di esperienza diretta e questo si percepisce fin dalle prime righe, in cui si viene letteralmente rapiti dai colori e dalle luci delle minuziose descrizioni di luoghi magici e pieni di storia del Medio Oriente.
All’inizio, troviamo un giovane protagonista, Paolo, ingordo di felicità, alla ricerca spasmodica di un motivo d’essere. Un giovane che vede in ogni scelta un dramma che uccide una serie interminabile di futuri possibili, che non accetta che il destino possa imbrigliare il libero arbitrio, in breve, come viene definito dal misterioso cantore di questa storia; un sognatore inconcludente.
Via via si dà motivazioni ed obiettivi sempre più alti, per raggiungere quello stile di vita che sembra ovvio si debba raggiungere. Si vive correndo e cercando di afferrare qualcosa che puntualmente si allontana, anziché avvicinarsi. Fino all’incontro che gli cambia realmente la vita… quello con Ewin.
“Che fascino poi la sua intelligenza, l’ampia cultura pur essendo ancora giovane, quel piglio aspro e arrabbiato, quella determinazione, quella padronanza di sé, che poggia fiera sulla struttura instabile di quell’anima ferita.”
Insieme, si pongono a vicenda di fronte ad un cambiamento volto a migliorare l’uno e l’altro. E così inizia un lungo viaggio tra gli orrori; nella crescita di Paolo, di Ewin ed anche dei nipoti di quest’ultima, Awat e Keske, che aggiungono alla storia un incantevole punto di vista infantile commovente e struggente, anche se breve.
Bellissimi pensieri di fraternità e pace ci vengono comunicati dall’autore, che ci invita continuamente alla riflessione. Pensieri che non vengono messi a frutto come ci si aspetta, a mio parere, al termine del libro. Alcune postille stilistiche risultano, alquanto ridondanti. Ho trovato apprezzabile il parallelismo degli attentati tra Francia e Medio Oriente nel 2015, che ci pongono davanti alla riflessione che non sempre tocca agli altri; e questi altri non sono sempre sono così lontani.
Alcuni commenti sul genere femminile che sono spesso un mero oggetto sessuale, fanno venire un po’ meno il senso poetico che, invece, è presente nelle descrizioni degli ambienti.
Sia per i parallelismi astrofisici che per i racconti in stile reportage sul Medio Oriente, non la reputo una lettura adatta a tutti; la consiglio a chi ha interesse per tali argomenti o a chi è disposto a mettere in discussione i propri pensieri riguardo ai temi sapientemente trattati.
L’autore
ANTONIO RUBINO
Classe 1978, torinese, ingegnere chimico, coltiva da sempre la passione per la letteratura. Vive e lavora a Torino dove si occupa di mercati energetici. Forse un contrasto dicotomico, quello tra mondo aziendale e letteratura, o forse è l’elemento fondante della creatività e della produzione letteraria.